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Rai 2 + ESC 2011 = MEGAFAIL

domenica 15 Maggio 2011

Io ci ho provato. Ci ho messo tutta la mia buona volontà e ieri sera mi sono seduta di fronte alla TV con l’intento di guardare l’Eurovision Song Contest. Ma arrivata al rapper greco ho mollato.

L’ESC è famoso in tutta Europa soprattutto per una cosa: il kitsch. Stiamo parlando della trasmissione che negli anni ’70 ha lanciato gli Abba, non so se mi spiego. Io, quindi, mi aspettavo lustrini, trucco esagerato e coreografie improbabili; e da questo punto di vista devo ammettere che Irlanda e Svezia non mi hanno deluso (oltre agli Abba, già che ci siamo, ricordiamoci i The Ark, con le loro tutine aderenti e i boa di struzzo, anche loro passati per il palco dell’ESC).

Ma perché fra una canzone e l’altra Rai 2 ha messo in piedi una specie di talk show, con tanto di cast di TV Talk al completo che ricamava tutta una serie di recensioni usando espressioni da manuale tipo “una canzone che arriverà dritta al cuore degli adolescenti” o “con quest’esibizione ha messo una seria ipoteca sulla vittoria”? Per favore. Per non parlare delle sottili analisi del super-ospite della Carrà, Bob Sinclar (che, guarda caso, le ha appena fatto il remix di una canzone), che si riducevano a “Non mi dice niente” o “Dovrebbe tagliarsi i capelli”. Fail, Rai 2, fail.

Per la cronaca, ha vinto l’Azerbaijan e l’Italia è arrivata seconda. E io ho passato il sabato sera facendo altro.

La classifica completa:

http://www.eurovision.tv/page/history/by-year/contest?event=1553

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Sento già le note del Te Deum…

martedì 10 Maggio 2011

Me ne ero quasi scordata. Avevo la classica sensazione del “Mi sembra di aver dimenticato qualcosa, ma non ricordo cosa”. Per fortuna ci ha pensato il caschetto biondo più famoso della TV a farmi tornare coi piedi per terra. Ebbene sì, la finale dello Eurovision Song Contest 2011, trasmesso in diretta da Düsseldorf sabato 14 maggio, sarà commentata per il pubblico italiano da Raffaella Carrà.

La musica continua a battere sul 2, a quanto pare

Dopo 13 anni di assenza, l’Italia torna a gareggiare nella manifestazione musicale più famosa d’Europa. Il pubblico del vecchio continente impazzisce per l’ESC: io, ad esempio, conosco ragazzi che organizzano gruppi di ascolto per guardare, ma che dico guardare, vivere insieme la trasmissione pur abitando in Paesi diversi. Un delirio collettivo su scala continentale. L’industria discografica di casa nostra, invece, ha snobbato l’evento per anni. Gli ultimi a partecipare erano stati i Jalisse nel 1997 e, ad essere sinceri, non è che l’ESC gli abbia portato molta fortuna. Ma quest’anno qualcosa è cambiato e Raphael Gualazzi, fresco vincitore di Sanremo giovani, è stato scelto per il gran ritorno dell’Italia. Non stiamo più nella pelle. Solo un appunto: vista la fine che hanno fatto i suoi predecessori, consiglierei al ragazzo di fare gli adeguati scongiuri.