
Questa non è una recensione: Cose dell’altro mondo
venerdì 21 ottobre 2011Una mini recensione di questo film l’ho già scritta (prima ancora di averlo visto, d’oh), ma vorrei condividere qualche impressione post-visione.
Cominciamo dalla fine. Senza svelare che l’assassino è, come sempre, il maggiordomo, mi limiterò a dire che mi è piaciuto il finale. Temevo una conclusione scontata e buonista, ma fortunatamente non è stato così. Anche se speravo che la storia fra la Lodovini e Mastandrea si risolvesse in modo diverso, ma non si può avere tutto.
Ecco, parliamo di Valerio Mastandrea. Nello specifico, della faccia di Valerio Mastandrea: il ritratto vivente dello scazzo. Che per il suo personaggio è quanto di più azzeccato possa esistere: un poliziotto che sembra appena rotolato giù dal letto e se ne va in giro a prendere a calci la gente e chiedere favori puntandoti la pistola in faccia. Spero solo che fuori dal set abbia a disposizione anche qualche altra espressione oltre alla pur deliziosa “Quanti rum e pera mi sono scolato ieri sera?” che sfoggia per tutta la durata del film.
E buttiamo nel mucchio anche Diego Abatantuono e il suo camaleontico accento, che nasce milanese e si trasforma in pseudo-veneto in corso d’opera, alla faccia della continuità narrativa. Ma sono dettagli.
Sentenza: bel film. Vale decisamente il biglietto d’ingresso.
Bella recensione. Molto divertente. Mi hai fatto venir la curiosità di vederlo:D. Non ci bazzico molto nel cinema italiano degli ultimi anni. Preferisco quello made in UK e made in Oriente:D
Grazie. In effetti io non vado molto al cinema in generale, e soprattutto non a vedere film italiani, ma questo è stata una piacevole sorpresa e ho deciso di condividere. 🙂